Analizziamo il codice sotto e arriveremo a capire come una funzione, che non rispetta alcuni accorgimenti, generi un output inaspettato.
#include <stdio.h>
void foo1(int xval) {
int x;
x = xval;
// stampa l'indirizzo e il valore di x
printf("Indirizzo di x: %p\n", &x);
printf(" Valore di x: %i\n\n", x);
}
void foo2(int dummy) {
int y;
//stampa l'indirizzo e il valore di y
printf("Indirizzo di y: %p\n", &y);
printf(" Valore di y: %i\n", y);
}
int main(void) { // funzione principale
foo1(7);
foo2(11);
return 0;
}
Dopo aver compilato ed eseguito il programma, l’output prodotto sarà il seguente:
Indirizzo di x: 0x7ffc0c90bc6c
Valore di x: 7
Indirizzo di y: 0x7ffc0c90bc6c
Valore di y: 7
Nota. l’ indirizzo di x
e l’indirizzo di y
cambieranno ad ogni esecuzione.
Cosa succede.
Generalemente, quando una funzione viene invocata, la memoria del calcolatore viene riservata per intero alla funzione. La memoria di cui si parla è lo STACK. Più precisamente, alla funzione, si riservano dei blocchi di memoria meglio conosciuti come “slot di memoria”. Ogni slot avrà un proprio indirizzo di memoria e una dimesione specifica. In ogni slot verrà inserito un dato. Il dato sarà datermianto in base a come viene dichiarato il tipo di dato (es: intero, char, float o anche puntatore ecc…).
Guardiamo il codice della funzione foo1()
per capirne il funzionamento:
void foo1(int xval) {
int x;
x = xval;
// stampa l'indirizzo e il valore di x
printf("Indirizzo di x: %p\n", &x);
printf(" Valore di x: %i\n\n", x);
}
Quando in main()
la funzione è invocata, lo stack è reso interamente a disposizione della funzione chiamante. Con int x;
si dichiara la variabile x
come intero e nello stack succede che alla variabile x
viene assegnato un indirizzo di memoria in modo da poter “localizzare” la variabile durante l’uso del programma (una sorta di indirizzo civico di un’abitazione). Con x = xval;
si inizializza la variabile x
con il valore del “parametro formale” della funzione; in pratica si “riempie” il primo slot di memoria libero con un dato. Nel nostro caso l’inizializzazione della variabile fa si che nel primo slot di memoria disponibile sullo STACK viene inserito il valore del parametro formale xval
della funzione (in questo caso il valore è il numero 7 perchè nella funzione principale main()
si invoca foo1(7)
). Successivamente si esegue la stampa dell’indirizzo e poi del valore contenuto nella variabile x
.
Quando la funzione termina la memoria viene deallocata.
Terminata la funzione la memoria dello STACK viene deallocata (cioè resa nuovamente disponibile per altri usi; è un comportamento di default dello stack quando si usano le funzioni).
Il valore 7 però non viene cancellato dallo slot di memoria, ma continua ad esistere fin quando non verrà sovrascritto (nota che lo slot di memoria continua ad avere SEMPRE lo stesso indirizzo “fisico” di memoria). Il dato verrà sovrascritto solo quando (ad esempio) si inizializza una nuova variabile di una qualsiasi altra funzione invocata.
Ciò non accade quando si invoca la funzione foo2()
che dichiara, ma non inizializza, la varibile y
. La dichiarazione assegna alla variabile y
la prima locazione di memoria disponibile sullo stack, in questo caso la stessa locazione di memoria usata precedentemente dalla variabile dichiarata come int x
.
void foo2(int dummy) {
int y;
//stampa l'indirizzo e il valore di y
printf("Indirizzo di y: %p\n", &y);
printf(" Valore di y: %i\n", y);
}
Alla locazione di memoria (indirizzo) ora assegnato alla variabile int y
esiste ancora il dato (sovrascrivibile) usato da int x
. Non inizializzare, o comunque non riempire la varibile y
, fa si che il dato presente nella locazione di memoria assegnata a y
non si sovrascriva!
Quando si stampa, la funzione printf(" Valore di y: %i\n", y);
stampa il valore contenuto nella variabile y
. Essendo che la varibile y
risiede nello slot di memoria gia usato in precedenza, conterrà il dato inserito dalla funzione precedente (appunto perchè y
non è stata inizializzata).
Questo spiega il perchè l’output della funzione foo2()
generi sempre il valore 7 al posto del valore 11, come ci si aspetterebbe vedendo la funzione foo2(11)
nella funzione principale main()
.
Se la variabile y
fosse stata inizializza nel modo seguente y = dummy
l’output sarebbe stato 11.